Chiesa di San Pietro ad Oratorium
Chiesa medievale romanica che sorge in aperta campagna nelle vicinanze di Capestrano (L’Aquila), nei pressi del fiume Tirino.
Un'iscrizione riportata sull'architrave del portale aiuta a ricostruire le vicende più antiche legate all'edificazione della chiesa e alla sua ricostruzione.
La fondazione della chiesa rimane collegata al re Desiderio (a rege desiderio fundata). Un'intera ricostruzione dell'edificio avvenne alla fine del XII secolo, anch'essa documentata dalla seconda parte dell'iscrizione (milleno centeno renovata).
Presenta un impianto a tre navate con tre absidi. L'interno è tripartito da arcate a tutto sesto, la navata è rischiarata dalle finestre a feritoia ricavate al di sopra delle arcate e in corrispondenza delle tre absidi. Di particolare pregio sono i capitelli dei pilastri decorati con motivi ispirati alla natura e simboli arcaici.
Sono presenti tracce di un ciclo di affreschi risalenti alla prima metà del dodicesimo secolo, raffiguranti Cristo tra gli angeli e i Ventiquattro Vecchi dell'Apocalisse.
Sulla facciata, a sinistra del portale, è murata un'iscrizione, l'enigmatico Quadrato magico: "sator arepo tenet opera rotas". Coeva all'epigrafe dell'architrave (XII sec.) è disposta su cinque righe in modo che da qualunque parte si legga la frase resti inalterata.