Addio a Giuseppe Rotunno
E’ morto all’età di 97 anni Giuseppe Rotunno, grande protagonista della fotografia del cinema italiano, Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, ha attraversato varie stagioni del cinema italiano, realizzando i risultati migliori al fianco di Luchino Visconti e Federico Fellini, guadagnandosi una fama che gli ha permesso di lavorare anche in grandi produzioni americane. Tra i molti premi ricevuti, vanno segnalati gli otto Nastri d'argento, i cinque David di Donatello di cui uno alla carriera e uno speciale, una nomination all'Oscar e un BAFTA Award nel 1980 per All that jazz di Bob Fosse, un Prix Camérimage e un American Society of Cinematographers International Award alla carriera nel 1999. Dagli anni Ottanta s’interessò del restauro dei classici del cinema italiano e dal 1988 e fino al 2013 insegnò al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Proprio a metà degli Ottanta, la Città dell’Aquila, attraverso la Lanterna Magica e L’Accademia dell’Immagine, visse importanti occasioni d’incontro con questo straordinario interprete del mondo della settima arte.
«Cerco soprattutto di educare l'occhio degli allievi», «Li stimolo a guardarsi intorno, a memorizzare le serie infinite di informazioni che quotidianamente arrivano dal mondo esterno. E' importante la tecnica ma soprattutto saper leggere ciò che vediamo» (Tratto dal libro «Giuseppe Rotunno. La verità della luce» di Orio Caldiron, ed. Skira, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia)